Perché ricordare Chiara il 19 dicembre 2019, nel secondo anniversario, con un musical che ripercorre le tappe più importanti della vita di Chiara Lubich?
Perché Chiara ha avuto con la fondatrice del Movimento dei focolari un legame importante. Fin da bambina infatti l’ha conosciuta e ha vissuto la spiritualità dell’unità, poi anche dopo sposata ha continuato a viverla sia in famiglia che nel lavoro.
Il musical dal titolo: “Chiara e il suo sposo” era stato composto per il centenario della nascita di Chiara Lubich e unire le due ricorrenze ci è parsa una cosa bellissima.
La serata nella chiesa di San Bartolomeo di Rovigo è iniziata con il canto del Magnificat, perché il giorno della partenza di Chiara per il Cielo era la domenica della gioia e il salmo della liturgia ricordava il Magnificat di Maria.
In questa occasione la chiesa era piena e Daniele Ricci, a sorpresa, ha cantato una canzone composta per Chiara, una ballata dal titolo: “Lei ha aperto le sue ali per volare”, ricca di delicatezza e del vero senso della vita.
A detta del Vescovo Pierantonio Pavanello il musical è stato un momento di “alta spiritualità”.