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Chiara bambina

Vi racconteremo qualcosa di Chiara bambina. Su di lei è stato pubblicato un nuovo libretto edito dalla casa editrice “Velar”.  È una narrazione in prima persona, come un diario pieno di ricordi. Su alcuni di questi fatti, illustrati da acquerelli, sono state composte da Daniele Ricci delle canzoni per bambine/i.

In questo modo conosceremo un po’ di più Chiara, e passeremo un’oretta in sua compagnia, partecipando alle sue emozioni.

Nel corso del racconto vengono citate le “Gen”, bambine che si impegnano a vivere il carisma dell’unità di Chiara Lubich facendo tanti atti d’amore.

La nostra Chiaretta era appunto una Gen!

Autore e compositore: Daniele Ricci.

Accogliere Gesù

Chiara ha 7 anni e desidera tanto ricevere Gesù anche se non ha ancora l’età. Chiede a mamma e papà di poter fare subito la Prima Comunione, ma loro non possono decidere, così le dicono di parlarne con il Parroco.
Chiara decisa e senza paura va da lui e con parole che le nascono dal cuore esprime il suo desiderio. Don Remo colpito da tanto amore per Gesù raccoglie la sua richiesta.

Acquerello di pagina 15 del libro.

Il giorno più bello

Questa canzone esprime l’emozione di Chiara nel ricevere per la prima volta Gesù. E’ vestita con una tunica bianca e guardandosi allo specchio le sembra di assomigliare un po’ alla Madonnina di Lourdes, che si trova nella grotta lungo la salita verso la chiesa.
Passando davanti a lei, la saluta e le chiede di esserle vicina. Una volta ricevuto Gesù le nasce nel cuore una promessa “Gesù, prometto di amarti con tutta me stessa!”

Acquerello di pagina 17 del libro.

Fuoco

Spesso i genitori di Chiaretta accolgono in casa degli amici. Talvolta cenano insieme e poi si siedono intorno al caminetto acceso, dove il fuoco illumina e riscalda la stanza.
Chiara è libera di esprimere tutta la sua fantasia, facendo danze inventate al momento e cantando felice. Per chi ama lei sente di voler essere come quei ceppi accesi che si consumano, ma illuminano e danno calore.
Anche Dio per noi è come un sole che irradia calore e riscalda i cuori.

Acquerello di pagina 26 e 27 del libro.

La domenica con Dori

Dori è una delle prime compagne di Chiara Lubich e Chiaretta spesso la domenica è invitata ad andare con lei nella piccola casetta dove Dori va a riposare. Si trova in un paese dei Castelli Romani dove vicino c’è un lago e tanti bellissimi boschi e prati.
Passeggiano insieme e vanno alla Santa Messa nel santuario del paese, dove c’è un grande crocifisso dove il volto di Gesù è sorridente.
Le parole di Dori le fanno capire l’importanza di non perdere la Messa la domenica, perché è il giorno del Signore nel quale Lui si fa cibo per noi.
Siccome Chiara la Domenica canta in un piccolo coro scopre di poter amare Gesù anche con il canto.

Acquerello di pagina 39 e 41 del libro.

Cadono le bombe

Un giorno un’amichetta anche lei Gen va a casa di Chiara e giocano insieme. Fanno un gioco un po’ particolare: fingono di trovarsi in un rifugio antiaereo mettendosi sotto due tavoli uniti del seminterrato per proteggersi dalle bombe che cadono dal cielo.
In tal modo vogliono rivivere l’esperienza vissuta da Chiara Lubich e le sue compagne durante la seconda guerra mondiale, quando a Trento, sotto i bombardamenti e a riparo dei rifugi antiaerei, al buio accendevano una candela e leggevano il Vangelo.
Nel fare questo le due bambine sperimentano una forte emozione.

Acquerello di pagina 34 e 35 del libro.

Voce che mi chiama

Qualche volta la mamma di Chiara, avendo un impegno la lascia a casa insieme a Dario, al fratello più grande. La invita però a fare i compiti. Una volta però Chiara non ne ha voglia e sale in mansarda per mettersi a giocare.
Aprendo la porta a vetri che dà sulla terrazza, si trova davanti ad un meraviglioso panorama: un cielo di un azzurro intenso, un sole splendente e in lontananza il mare con il riflesso dei raggi del sole sull’acqua. Un aereo si alza in volo. Presa da questa visione sente dentro quasi una voce che la chiama con il desiderio di obbedire alla mamma. Scende subito in camera sua, riordina la stanza e apre il diario. Ecco una inaspettata sorpresa: aveva già fatto i compiti che avrebbe dovuto fare e studiato quelle pagine.

Acquerello di pagina 50 e 51 del libro.

Bambini come te

In una gita a Roma tre bambini rom si avvicinano alla mamma di Chiara e il più grandicello le strappa la borsetta. Chiara rimane molto dispiaciuta del loro comportamento. Però rivolgendosi a Gesù chiede che possano essere aiutati nella loro crescita.
Per una cura che Chiara deve fare, la mamma la porta da un medico che lavora in una struttura specializzata.
Qui Chiara si accorge che sono ricoverati dei bambini che soffrono per ritardo mentale. Si rende conto della loro sofferenza e prega Gesù per loro. Poi dentro di sé pensa che se si sposerà e avrà un figlio così darà tutta se stessa per lui, come ha fatto Gesù per lei.
Inoltre chiede a Gesù di avere un lavoro, quando sarà grande, che le permetta di dedicare la sua vita a chi soffre, soprattutto bambini.

Acquerelli di pagina 28, 29 e 55 del libro.

Tiro il dado

A un incontro Gen, Chiara riceve in dono il “dado dell’amore”. E’ un dado un po’ speciale, perché su ognuna delle 6 facce, non c’è un numero, ma una frasetta che invita ad amare.
La mattina Chiara lancia il dado e poi durante la giornata cerca di mettere in pratica la frase uscita, così fa tanti atti d’amore.
Ad esempio, vedendo Gesù nella mamma stanca l’aiuta lavando i piatti.
Accorgendosi che un compagno di classe soffre perché senza amici e lasciato in disparte, ama per prima e lo invita a partecipare alle attività della scuola.
Inoltre vedendo un compagnetto ripetente che non va bene a scuola, insieme ad una amica studiano con lui e appena finito giocano.

Acquerelli di pagina 13, 42, 43, 44 e 45 del libro

È la cresima

Chiara ha 14 anni e frequenta la terza media. Il 9 settembre riceve il Sacramento della Cresima! Quando il Vescovo la unge con l‘olio crismale facendole il segno di croce sulla fronte, con le parole: “Porta per tutta la vita il profumo di questo olio, perché sia la presenza viva dello Spirito Santo in te!” Chiara vive un momento forte.
Dopo aver ricevuto la Cresima Chiara sente che lo Spirito Santo la renderà capace di testimoniare la sua fede e per questo si impegna ancora di più ad amare.

Acquerello di pagina 57 del libro.

Il Paradiso

A Castelgandolfo sui Castelli Romani si svolge un Congresso Internazionale per i Gen e Chiaretta partecipa. Doveva essere presente Chiara Lubich, ma essendo ammalata non può andare. Attraverso una delle sue prime compagne ha modo di risponde alle varie domande che le hanno fatto.
Una domanda in particolare la colpisce: “Io penso tanto al Paradiso, vuoi parlarci tu del Paradiso?”
La risposta di Chiara è bellissima e dà luce a tutto il congresso dei e delle Gen.
Chiaretta, dopo questa risposta, si convince che se saprà essere amore, anche lei andrà in Paradiso, quel posto meraviglioso dove ognuno ama l’altro e la felicità è sempre presente.

Acquerelli di pagina 21, 22 e 23 del libro.

Canto di felicità

È il primo novembre e Chiara va con altre Gen al cimitero di Rocca di Papa sui Castelli Romani. Sono accompagnate dalla loro assistente.
Man mano che davanti ai loro occhi scorrono le foto di coloro che erano partiti per il Cielo, Chiara scopre il percorso di vita verso Dio.
Osservando ad una ad una queste foto Chiara rimane molto sorpresa perché i loro volti erano tutti raggianti, quasi “vivi”.
Dentro di lei nasce una convinzione: “Ma qui è tutta un’altra cosa! Altro che tristezza o giornata tetra! Tutto parla di Vita, è una festa.”
Aveva fatto l’esperienza che la morte conduce ad un’altra Vita, la Vita Vera!

Acquerelli di pagina 58, 59 e 64 del libro.