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Impressioni

Le impressioni che vengono riportate sono inserite cronologicamente.

17 Febbraio 2021

Finalmente abbiamo avuto il libro. Lo faremo girare ad altre coppie che desiderano leggerlo. Ce lo passeremo fra noi.

F. M.

14 Febbraio 2021

Ieri mi hanno portato il libro e subito dopo cena, ho iniziato a leggerlo. Non l’ho più lasciato. L’ho finito ora! Grazie di questo dono, limpido, trasparente di luce, di amore!
Il dono più grande: gli occhi di Chiara, che fin da piccola guardano “oltre”, dove sanno trovare quello che il sorriso annuncia! Che splendore!
Grazie per la gioia che queste pagine, raccolte con tanta cura, portano!

L. S.

14 Febbraio 2021

Ho cominciato a leggere la prefazione… e mi sono ricordato i pranzi sotto il pergolato con Opus e Chiara che giocavano. Domani comincerò ad entrare in punta di piedi. Sento che è qualcosa di sacro.
Alle prime pagine, quando raccontate di lei da piccola, sono tornato nell’incanto di quegli anni con Opus, rivedevo il suo viso gioioso, quel sorriso luminoso, quella sua creatività continua, la sua fantasia che ci coinvolgeva… ricordi meravigliosi. Incanto!
Poi gli anni con le gen4, il suo rapporto con Chiara, il suo rapporto con Gesù sempre vivo e poi quelli della crescita, che belli, con le sue amicizie, le sue domande e scoperte.
Poi avanti e avanti, anni di cui non conoscevo quasi nulla. Non riuscivo più a smettere di leggere. Una avventura bellissima e piena di sorprese.
I bambini che arrivano uno dopo l’altro, la gioia, la sua generosità verso tutti, il suo impegno per i ragazzi e verso chi incontrava.
Poi all’improvviso lei che prende il volo. Non sapevo che è stato così… immaginavo una malattia e sono rimasto frastornato.
Poi mi sono inginocchiato davanti al quadro di Gesù Abbandonato per chiedergli: Perché?
Ma guardandoLo mi è venuto invece: Grazie per la sua vita così bella!
Il perché rimaneva, ma era in primo piano la gratitudine per una creatura così bella e il dono che è stata ed è. Questo libro è un dono grande per tanti.

W. K.

14 Febbraio 2021

È un inno alla vita, un invito a sperare, una condivisione di come amando si può passare dalla morte alla vita.
Nelle varie tappe della vita di Chiara viene in rilievo la sua forza, la sua determinazione. Il suo volo in Cielo, nel suo dies natalis, nella crudezza di un dolore immenso è stato l’apoteosi della sua vita. Per tanti motivi mi piacerebbe che il libro fosse pubblicato su larga scala.

L. S.

13 Febbraio 2021

Ho letto il libro in questi giorni e ne sono rimasto molto arricchito! Un grazie a Chiara, che si è nutrita dell’ideale e lo ha donato a larghe mani. Mi ha fatto molto bene leggere queste pagine.

A. R.

12 Febbraio 2021

Chiara aveva un sorriso e una gioia di vivere contagiosi. Sensibile all’amore, lo ha riversato con generosità e gratuità sul prossimo, consapevole che solo in questo modo è possibile testimoniare Gesù, vivendo la Sua Parola.

S. C.

12 Febbraio 2021

Quando il libro è arrivato, subito ho guardato le foto e l’ultima foto di Chiaretta con quel suo sorriso dolce e riservato mi ha colpito profondamente.
La sua vita era lì tra quelle pagine, ma lei non c’era più e questo pensiero mi ha travolto. È passato qualche giorno, ogni sera lo osservavo sul mio comodino e rimandavo al giorno dopo, ma poi l’ho preso in mano e con semplicità ho iniziato a leggerlo.
Man mano che leggevo mi sono sentita avvolgere da una stato di grazia. La crescita interiore di Chiara, che non conoscevo in tutta la sua luminosità, mi ha rassicurata e rincuorata.
Tra tutte le testimonianze mi hanno colpito quelle relative al suo lavoro. Chiara era presente nella sua interezza anche nei casi più controversi del suo lavoro e nella vita personale delle colleghe, condividendo le loro esperienze familiari ed educative.
È stata un’occasione per me di far tesoro dell’esperienza di Chiara e ripartire rinnovata nel vivere il mio lavoro. Mi sembra che questo libro possa portare un rinnovamento nella vita di tanti.

C. C.

10 Febbraio 2021

Ho letto il libro con commozione, ripensando al nostro incontro quando Chiara aspettava il terzo figlio. Mi ha fatto piacere conoscere la vita di questa giovane donna, che Gesù ha chiamato a sé troppo presto!
Quando ho saputo la notizia della partenza di Chiara, dal mio cuore è sgorgato un grido: “Nooooooo!” Non potete immaginare quanto abbia fatto mio questo dolore. Ho pensato a quando ero bambina. Una delle mie paure più grandi era quella di perdere la mamma.
Ho avuto modo di costatare il carattere molto sensibile di Chiara, alla quale la vita non ha risparmiato lotte di fronte alle scelte e alle situazioni che si presentavano. Soprattutto ho apprezzato la sua radicalità nella fedeltà all’Ideale. Certo ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Chiara Lubich e di crescere accanto alle prime focolarine e questo è sicuramente una grazia, però come emerge dalla sua storia, ad un certo punto è stata lei a fare la “scelta di Dio” e a continuare su questa strada.
Questo l’ha resa una persona speciale e chi le stava attorno si è abbeverato alla fonte di Luce che lei emanava e distribuiva a piene mani.

M. B.

9 Febbraio 2021

Un libro bellissimo, appassionante, coinvolgente e di grande conforto.
Mi è piaciuto tanto conoscere Chiara, perché non avevo avuto occasione di stringere amicizia con lei negli anni precedenti. Devo dire una grande perdita.
Emerge una figura oltre che bella fisicamente, bella soprattutto nell’anima. Donna solare, tutta informata dell’Ideale di Chiara Lubich. Mamma esemplare e moglie amorevole. Una donna che sapeva amare in ogni circostanza. Fortunati coloro che hanno potuto fare un pezzo di strada insieme a lei.
Mi è piaciuta anche la parte relativa all’infanzia e alla sua giovinezza a Roma a diretto contatto del Centro dell’Opera e con la stessa Chiara Lubich. Ho fatto meditazione sulla vita di Chiara e mi è servito tanto.
Queste pagine sono un inno alla vita, una piena apertura fra Mariapoli terrestre e celeste, una grande opportunità per imparare a vedere le cose dall’alto, proiettati verso l’infinito, verso l’eterno.
Sento che è nato un rapporto con lei che mi sta facendo da ponte con i fratelli in Paradiso nella Comunione dei Santi.
Il paragone con Chiara Luce mi viene spontaneo. Due ragazze sante con genitori che hanno saputo crescere le figlie nell’Ideale proiettate all’amore universale.

L. Z.

5 Febbraio 2021

Mi sono commosso nel rivivere i momenti della partenza e del funerale di Chiara, un capolavoro di Dio. Nel libro si nota tutto l’amore che avete cercato di metterci dentro per far “vivere” lei. Credo che dal Cielo lei si senta sempre la vostra Chiaretta!
Così a caldo, la cosa più bella: la lettera a suo fratello.

A. D.

5 Febbraio 2021

Appena ricevuto ho letto il libro fino a notte fonda. Adesso però, lo sto riprendendo in mano giorno dopo giorno, perché sento che è un vero manuale di vita.
Penso che Chiara sia santa, perché i santi sono coloro che creano la voglia di vivere anche in chi ha difficoltà e questo io lo sperimento ogni giorno. Il libro è prodigioso: sto vivendo un periodo difficile, apro il libro ed è una luce!
Avendo un grave problema, mi accorgo che dalla lettura ricevo il coraggio di vivere e la forza di affrontare la realtà senza chiudermi nel mio dolore. Pensando a Chiara, vivo l’unità con lei e le chiedo (perché avevamo tutte e due questo sogno) che i nostri figli possano crescere con l’Ideale. E questo sta avvenendo!

L. V.

3 Febbraio 2021

Innanzi tutto un grande grazie e complimenti per l’impresa, che è riuscita a dare a tanti visibilità e conoscenza di chi era Chiara. Nel libro si tocca con mano, la realtà dell’ideale, della vita dell’Opera e la presenza di tante persone entrate a far parte del disegno divino di vostra figlia.
L’incontro con Chiara Lubich e l’ideale di Dio amore ha sconvolto prima la vostra esistenza e poi è diventato scelta abbracciata e condivisa da lei.
Ho apprezzato la trasparenza e la sincerità nel raccontare “tutta” Chiara: le sue conquiste, i suoi entusiasmi, gli aspetti positivi del suo carattere senza tralasciare le sue difficoltà, i suoi limiti scolastici e le sue crisi.
È una descrizione realistica e “onesta”. Questo, personalmente, lo trovo uno dei punti di forza di questo testo. Un elemento “limite” è invece che sembra fatto ad uso interno dei membri dell’Opera di Maria.
Metterei maggiormente in risalto, la fanciulla, la ragazza, la donna, moglie e madre, che aveva innestato nel suo carattere, nel suo fisico, nella sua intelligenza, il gene battesimale di Dio Amore.

L. B.